CAMMARELLE STRACCIA IL CINESE ED E' ORO!!!
Roberto Cammarelle ha vinto il titolo olimpico di pugilato nella categoria dei supermassimi (oltre i 91 kg) ai Giochi di Pechino. L'azzurro di Cinisello Balsamo ha superato nettamente il cinese Zhilei Zhang. Cammarelle, alla seconda medaglia a "cinque cerchi" dopo il bronzo di Atene 2004, ha dominato l'incontro, chiuso per ko quando mancavano 19" al termine del quarto e ultimo round.
BECKHAM A PECHINO PER LONDRA 2012
Un pallone calciato dal destro di David Beckham e una versione rivisitata di 'Whole Lotta Love' dei Led Zeppelin, con la leggenda della chitarra Jimmy Page sul palco insieme alla nuova star del pop britannico Leona Lewis. Così Pechino passerà il testimone dei Giochi a Londra 2012 nel corso della cerimonia di chiusura, in programma oggi a partire dalle 14 italiane. Altre star presenti Beyoncè e il corpo di ballo della Royal Opera House
Secondo quanto riferisce il quotidiano in lingua inglese China Daily, la porzione di cerimonia dedicata alla prossima edizione dei Giochi sarà aperta da uno dei principali cliché britannici, un autobus rosso che sfilerà attorno allo stadio del Nido d'Uccello di Pechino, trasformando progressivamente il piano superiore nei punti più riconoscibili della skyline di Londra (Tower Bridge, Battersea, Houses of Parliament). Oltre a quelle di Page, Lewis e Beckham, sono previste le esibizioni della cantante statunitense Beyoncé e dei gruppi di ballo della Royal Opera House, di ZooNation e CandoCo. La cerimonia di chiusura si terrà in contemporanea a una festa organizzata di fronte a Buckingham Palace per il passaggio di consegne.
Secondo quanto riferisce il quotidiano in lingua inglese China Daily, la porzione di cerimonia dedicata alla prossima edizione dei Giochi sarà aperta da uno dei principali cliché britannici, un autobus rosso che sfilerà attorno allo stadio del Nido d'Uccello di Pechino, trasformando progressivamente il piano superiore nei punti più riconoscibili della skyline di Londra (Tower Bridge, Battersea, Houses of Parliament). Oltre a quelle di Page, Lewis e Beckham, sono previste le esibizioni della cantante statunitense Beyoncé e dei gruppi di ballo della Royal Opera House, di ZooNation e CandoCo. La cerimonia di chiusura si terrà in contemporanea a una festa organizzata di fronte a Buckingham Palace per il passaggio di consegne.
ATLETA AGGREDISCE ARBITRO
Il cubano Angel Valodia Matos è stato squalificato dal torneo olimpico di taekwondo per aver spintonato l'arbitro del suo match per la medaglia di bronzo. Matos, che affrontava il kazako Arman Chilmanov, è stato dichiarato sconfitto. All'annuncio di questa decisione il suo allenatore l'ha raggiunto sul tatami, poi, insieme, hanno cominciato a contestare verbalmente la decisione del giudice e quindi sono passati alle mani.
Matos ha colpito al viso l'arbitro principale e mentre il suo allenatore tentava di calmarlo ha aggredito anche un giudice assistente. Ha poi lasciato il tatami urlando arrabbiato mentre l'arbitro decideva di squalificarlo.
La Wtf, la Federazione internazionale di taekwondo, ha annunciato di aver squalificato a vita da tutte le competizioni Matos e il suo allenatore. Di nome e di fatto, si dovrebbe dire a questo punto.
In questa disciplina se il lottatore che richiede la pausa non riesce a rialzarsi entro un minuto l'arbitro assegna la vittoria all'avversario. Scaduto il minuto di recupero l'arbitro ha quindi assegnato la vittoria a Chilmanov e a quel punto Matos si è infuriato.
Si tratta dell'ultima di una serie di polemiche che hanno caratterizzato le prove di taekwondo all'Olimpiade.
Matos ha colpito al viso l'arbitro principale e mentre il suo allenatore tentava di calmarlo ha aggredito anche un giudice assistente. Ha poi lasciato il tatami urlando arrabbiato mentre l'arbitro decideva di squalificarlo.
La Wtf, la Federazione internazionale di taekwondo, ha annunciato di aver squalificato a vita da tutte le competizioni Matos e il suo allenatore. Di nome e di fatto, si dovrebbe dire a questo punto.
In questa disciplina se il lottatore che richiede la pausa non riesce a rialzarsi entro un minuto l'arbitro assegna la vittoria all'avversario. Scaduto il minuto di recupero l'arbitro ha quindi assegnato la vittoria a Chilmanov e a quel punto Matos si è infuriato.
Si tratta dell'ultima di una serie di polemiche che hanno caratterizzato le prove di taekwondo all'Olimpiade.
ITALVOLLEY,CHE DELUSIONE!
Sfuma la medaglia di bronzo per l'Italvolley maschile ai Giochi di Pechino. Nella finalina che vale il terzo posto, gli uomini di Anastasi si sono arresi alla Russia, che si è imposta col punteggio di 3-0 (25-22, 25-19, 25-23). Gli azzurri partono male e contratti ma grazie a Zlatanov riescono a portarsi a ridosso degli avversari, che poi chiudono a loro favore il primo set. I russi prendono poi il largo e si aggiudicano il match.
Gli azzurri sono sembrati progressivamente schiacciati da troppe cose: la maggiore freschezza dei russi, il rendimento a corrente alternata di Fei, Corsano, Mastrangelo, tutti scesi in campo a dispetto degli infortuni che li hanno penalizzati. Nel secondo set, il black-out della ricezione ha scavato il fossato, mentre nel terzo ci hanno messo lo zampino (non necessario) gli arbitri con qualche chiamata discutibile su palle fondamentali in un parziale che poi si è chiuso in volata (25-23)ANASTASI: "UN'OLIMPIADE STREGATA""Avrei messo la firma ad entrare tra le prime quattro. Questa per noi e' stata un'Olimpiade stregata e siamo arrivati con poche energie sia contro la Russia che contro il Brasile". Andrea Anastasi commenta cosi' a caldo la sconfitta nella finale del bronzo, che ha interrotto a tre Olimpiadi consecutive il mini record di medaglie vinte dagli azzurri. "Abbiamo fatto quello che potevamo, ritengo che questo sia un gruppo interessante. Abbiamo adesso due anni per preparare il mondiale, dobbiamo trovare qualche giocatore in piu' ma l'ossatura principale e' importante".
Gli azzurri sono sembrati progressivamente schiacciati da troppe cose: la maggiore freschezza dei russi, il rendimento a corrente alternata di Fei, Corsano, Mastrangelo, tutti scesi in campo a dispetto degli infortuni che li hanno penalizzati. Nel secondo set, il black-out della ricezione ha scavato il fossato, mentre nel terzo ci hanno messo lo zampino (non necessario) gli arbitri con qualche chiamata discutibile su palle fondamentali in un parziale che poi si è chiuso in volata (25-23)ANASTASI: "UN'OLIMPIADE STREGATA""Avrei messo la firma ad entrare tra le prime quattro. Questa per noi e' stata un'Olimpiade stregata e siamo arrivati con poche energie sia contro la Russia che contro il Brasile". Andrea Anastasi commenta cosi' a caldo la sconfitta nella finale del bronzo, che ha interrotto a tre Olimpiadi consecutive il mini record di medaglie vinte dagli azzurri. "Abbiamo fatto quello che potevamo, ritengo che questo sia un gruppo interessante. Abbiamo adesso due anni per preparare il mondiale, dobbiamo trovare qualche giocatore in piu' ma l'ossatura principale e' importante".
WANSIRU VINCE L'ORO,BALDINI 12°
Il kenyano Samuel Wansiru ha vinto la maratona maschile ai Giochi olimpici di Pechino. Nel gruppo di testa con l'etiope Merga, l'eritreo Kifle, il connazionale Lel e il marocchino Gharib a metà gara, poco dopo il 35° chilometro Wansiru si è staccato dagli altri, andando a tagliare per primo il traguardo con il tempo di 2h06'32''. Argento a Gharib a 44''. Bronzo all'etiope Kebede. Dodicesimo Baldini, oro ad Atene, a 5'53''. Quindicesimo Pertile.
Tutto come previsto. O quasi. A cominciare dal caldo, dall'umidità, da condizioni ambientali difficili a dispetto della partenza fissata per le 7.30 di Pechino. Da subito, il gruppo degli africani ha fatto la corsa, con i kenyani implacabili a imporre un ritmo forsennato fin dai primi chilometri, percorsi con una media inferiore ai 3 minuti. Saggiamente, Stefano Baldini ha rinunciato da subito a quello che sarebbe stato un folle, autolesionista tentativo di resistenza. Il campione uscente, consapevole anche di una condizione fisica non perfetta, si è assestato oltre la 50.ma posizione scegliendo la progressione. E ha avuto ragione, perchè il sole ha sciolto molte gambe davanti a lui. A cominciare dal gruppo di testa, dove il favorito Lel e Kifle sono stati i primi a cedere. E solo l'esperienza ha consentito a Gharib di essere l'ultimo a resistere al dominatore assoluto, il 21enne Wansiru, apparentemente estraneo al contesto di fatica, di sofferenza. Quando entra al Nido d'Uccello, per la solita, magnifica scena di tripudio, è ancora fresco, presente, la falcata è sciolta. Si può permettere lo sprint che vale, con il tempo di 2h06'32", il nuovo record olimpico. Dietro il suo sorriso, crolli in serie. Non, però, quello di Stefano Baldini, che chiude in crescendo tagliando il traguardo in dodicesima posizione, a 5'53" dal vincitore. E' il momento in cui dal collo si sfila l'oro di Atene: la testa, senza il minimo dubbio, è alta. Poco dietro gli altri azzurri, anch'essi intelligenti nella gestione della gara: Pertile è 15°, Andriani è 23°. Va bene così.BALDINI: BASTA CON LA MARATONA''Questa era la mia ultima maratona, era la mia ultima maglia azzurra. Mi e' sembrato giusto chiudere la mia carriera con un'Olimpiade''. Al termine della maratona di Pechino, Stefano Baldini annuncia la sua decisione di ''continuare a correre, ma per divertirmi''. ''Ero venuto per fare molto meglio, ma sono stato condizionato da mille cose in questo periodo - commenta Baldini la gara- In questi 20 anni ad alto livello ho tentato di dimostrare che con i sacrifici e la voglia di fare si puo' arrivare ai risultati. Ora spero di rimanere nel mio mondo, ma con altre possibilita', per regalare la mia esperienza ad altre persone''
Tutto come previsto. O quasi. A cominciare dal caldo, dall'umidità, da condizioni ambientali difficili a dispetto della partenza fissata per le 7.30 di Pechino. Da subito, il gruppo degli africani ha fatto la corsa, con i kenyani implacabili a imporre un ritmo forsennato fin dai primi chilometri, percorsi con una media inferiore ai 3 minuti. Saggiamente, Stefano Baldini ha rinunciato da subito a quello che sarebbe stato un folle, autolesionista tentativo di resistenza. Il campione uscente, consapevole anche di una condizione fisica non perfetta, si è assestato oltre la 50.ma posizione scegliendo la progressione. E ha avuto ragione, perchè il sole ha sciolto molte gambe davanti a lui. A cominciare dal gruppo di testa, dove il favorito Lel e Kifle sono stati i primi a cedere. E solo l'esperienza ha consentito a Gharib di essere l'ultimo a resistere al dominatore assoluto, il 21enne Wansiru, apparentemente estraneo al contesto di fatica, di sofferenza. Quando entra al Nido d'Uccello, per la solita, magnifica scena di tripudio, è ancora fresco, presente, la falcata è sciolta. Si può permettere lo sprint che vale, con il tempo di 2h06'32", il nuovo record olimpico. Dietro il suo sorriso, crolli in serie. Non, però, quello di Stefano Baldini, che chiude in crescendo tagliando il traguardo in dodicesima posizione, a 5'53" dal vincitore. E' il momento in cui dal collo si sfila l'oro di Atene: la testa, senza il minimo dubbio, è alta. Poco dietro gli altri azzurri, anch'essi intelligenti nella gestione della gara: Pertile è 15°, Andriani è 23°. Va bene così.BALDINI: BASTA CON LA MARATONA''Questa era la mia ultima maratona, era la mia ultima maglia azzurra. Mi e' sembrato giusto chiudere la mia carriera con un'Olimpiade''. Al termine della maratona di Pechino, Stefano Baldini annuncia la sua decisione di ''continuare a correre, ma per divertirmi''. ''Ero venuto per fare molto meglio, ma sono stato condizionato da mille cose in questo periodo - commenta Baldini la gara- In questi 20 anni ad alto livello ho tentato di dimostrare che con i sacrifici e la voglia di fare si puo' arrivare ai risultati. Ora spero di rimanere nel mio mondo, ma con altre possibilita', per regalare la mia esperienza ad altre persone''
GIURIA SCANDALOSA,ITALIA 4°
L'Italia è giù dal podio nella ginnastica ritmica concorso a squadre. Dopo l'argento ad Atene, grande delusione per le azzurre (Santoni, Masseroni, Falca, D'Ottavio, Blanchi e Savrayuk) che hanno chiuso la gara al quarto posto con il punteggio di 34.425. La medaglia d'oro è andata alla Russia (35.550); argento alla Cina (35.225), bronzo alla Bielorussia (34.900). Ma ragazze, tecnici e dirigenti recriminano e accusano le giurie.
Ancora la ginnastica, ancora vento contrario dai tavoli dai giudici, ancora un quarto posto ripieno di rabbia, come e più di quello di Coppolillo agli anelli. Altro che medaglia di legno: semmai, è prima di lacrime e poi di cianuro. Il punto chiave su cui le nostre atlete sono state pesantemente penalizzate a favore di Russia e Cina (tanto per cambiare) è stato quello dell'impressione artistica, sempre e comunque più bassa a dispetto di esercizi palesemente più complessi e coreograficamente originali. ''Lottare cosi' contro la politica non ci sta, ci alleniamo otto ore al giorno e se avessimo sbagliato oggi ci saremmo prese la nostra responsabilita' -sbotta asciugandosi il pianto Elena Santoni- ma siamo state brave e non meritiamo di essere fuori dal podio''. ''Hanno distrutto un sogno - le ha fatto eco la compagna Anzhelika Savrayuk - eravamo venute qui per vincere e non siamo neanche saliti sul podio''.L'ALLENATRICE MACCARANI: UNO SCANDALOLa delusione, i singhiozzi delle ragazze come detonatore dell'ira degli adulti: Emanuela Maccarani, allenatrice della squadra, attacca a ventre piatto: "Questa gara è stata uno scandalo -dice lasciando la zona del podio- non sono corretti i punteggi della Russia e soprattutto della Cina. Non riesco a capire, io non mi sarei accontentata neanche del bronzo. Le ragazze sono state agguerrite e attentissime a non commettere il minimo errore, delle vere professioniste: prima dell'esercizio decisivo non ho dovuto dire nulla". Conclusione con uno schiaffo, solo metaforico, a queste giurie: "Io vado avanti con passione -dice- quella passione che è mancata a questi giudici. Non so se loro arriveranno a Londra 2012".IL PRESIDENTE AGABIO: RISULTATO PREORDINATO"Gia' nelle qualificazioni si era visto che non c'era equita' di giudizio ed oggi e' arrivata la conferma. Il podio era prederteminato e questo dispiace molto". Detto dal presidente della Federginnastica e vice presidente del Coni Riccardo Agabio, è qualcosa che conta. "E' un problema della federazione internazionale -ha detto Agabio circa gli accorgimenti che si possono trovare-, che deve trovare delle soluzioni perche' questo sport sia reso credibile"
Ancora la ginnastica, ancora vento contrario dai tavoli dai giudici, ancora un quarto posto ripieno di rabbia, come e più di quello di Coppolillo agli anelli. Altro che medaglia di legno: semmai, è prima di lacrime e poi di cianuro. Il punto chiave su cui le nostre atlete sono state pesantemente penalizzate a favore di Russia e Cina (tanto per cambiare) è stato quello dell'impressione artistica, sempre e comunque più bassa a dispetto di esercizi palesemente più complessi e coreograficamente originali. ''Lottare cosi' contro la politica non ci sta, ci alleniamo otto ore al giorno e se avessimo sbagliato oggi ci saremmo prese la nostra responsabilita' -sbotta asciugandosi il pianto Elena Santoni- ma siamo state brave e non meritiamo di essere fuori dal podio''. ''Hanno distrutto un sogno - le ha fatto eco la compagna Anzhelika Savrayuk - eravamo venute qui per vincere e non siamo neanche saliti sul podio''.L'ALLENATRICE MACCARANI: UNO SCANDALOLa delusione, i singhiozzi delle ragazze come detonatore dell'ira degli adulti: Emanuela Maccarani, allenatrice della squadra, attacca a ventre piatto: "Questa gara è stata uno scandalo -dice lasciando la zona del podio- non sono corretti i punteggi della Russia e soprattutto della Cina. Non riesco a capire, io non mi sarei accontentata neanche del bronzo. Le ragazze sono state agguerrite e attentissime a non commettere il minimo errore, delle vere professioniste: prima dell'esercizio decisivo non ho dovuto dire nulla". Conclusione con uno schiaffo, solo metaforico, a queste giurie: "Io vado avanti con passione -dice- quella passione che è mancata a questi giudici. Non so se loro arriveranno a Londra 2012".IL PRESIDENTE AGABIO: RISULTATO PREORDINATO"Gia' nelle qualificazioni si era visto che non c'era equita' di giudizio ed oggi e' arrivata la conferma. Il podio era prederteminato e questo dispiace molto". Detto dal presidente della Federginnastica e vice presidente del Coni Riccardo Agabio, è qualcosa che conta. "E' un problema della federazione internazionale -ha detto Agabio circa gli accorgimenti che si possono trovare-, che deve trovare delle soluzioni perche' questo sport sia reso credibile"
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